JAZZ DRUM MINDSET
Dal rullante alla visione musicale
con Enzo Zirilli
Corso con sottotitoli disponibili in
🇮🇹 🇺🇸


DETTAGLI DEL CORSO
Jazz Drum Mindset è un corso pensato per chi vuole andare oltre la tecnica e riscoprire la batteria jazz come uno strumento di dialogo, ascolto e consapevolezza musicale.
Enzo Zirilli guida il musicista in un percorso che mette al centro il groove interiore, l’interiorizzazione del ritmo e l’esperienza corporea del suonare, restituendo alla batteria il suo valore espressivo più autentico.
Il corso non si limita a proporre esercizi o schemi: è una riflessione profonda sul modo di pensare la musica, che prende le mosse dalle radici afroamericane del jazz per arrivare fino ai linguaggi contemporanei come hip hop, drum&bass e musica elettronica.
Zirilli invita a suonare "da dentro", a respirare con il tempo e a lasciarsi attraversare dal flusso musicale, valorizzando ogni elemento del set come parte di un’orchestra immaginaria ma coerente.
Dalla relazione tra arti inferiori e superiori alla gestione della dinamica in contesti reali, passando per la riscoperta delle spazzole e l’uso creativo del metronomo, ogni lezione stimola una maggiore attenzione all’ascolto reciproco, alla melodia e all’intenzione musicale.
Attraverso esempi concreti e riferimenti a grandi maestri del jazz, il corso propone un metodo che è prima di tutto un atteggiamento mentale: suonare meno per dire di più, mettere da parte l’ego per costruire relazioni musicali vere, abbandonare lo sterile virtuosismo per cercare un suono vivo e personale.
INIZIA ORAEsploriamo le radici culturali del tamburo in Africa e in Occidente, mettendo a confronto l’approccio tribale e comunicativo con quello militare e accademico.
Ripercorriamo la nascita del jazz a New Orleans come incontro tra culture, enfatizzando la natura istintiva, non accademica e collettiva dell’embrionale batteria jazz.
L’importanza di un ascolto attivo e dettagliato per riconoscere e interiorizzare le componenti musicali, fondamentali per sviluppare un pensiero strumentale consapevole.
Il maestro invita a respirare con la musica e a muoversi con fluidità e ampiezza, per produrre groove che rispettino la natura ciclica e ondulatoria del tempo.
Il concetto di “suonarsi dentro”, ovvero l’interiorizzazione del ritmo e del groove prima di tradurlo sullo strumento in modo coerente e naturale.
Come gli altri strumenti musicali possono diventare materiale didattico per il batterista, cercando i rudimenti nella musica reale piuttosto che solo nei metodi scritti.
Analizziamo le relazioni tra rullante, piano, cassa e basso, mostrando come il batterista debba pensare armonicamente e suonare con coscienza melodica, in sinergia con l’ensemble.
I rischi dell’ego musicale, valorizzando il ruolo del batterista come supporto intelligente e mai invadente, capace di dare spazio alla musica piuttosto che a se stesso.
Mettiamo in luce il valore dello studio a volumi bassi come esercizio di controllo dinamico e rispetto dell’ambiente acustico, favorendo un suono consapevole.
Il maestro racconta l’efficacia dello studio notturno come allenamento all’ascolto sottile e alla precisione nel groove, anche su repertori apparentemente non jazzistici.
Analizziamo le potenzialità espressive delle spazzole, non solo in funzione atmosferica ma anche come mezzo per articolare groove e accenti con continuità e controllo dinamico.
L’importanza degli arti inferiori come fondamenta del groove, suggerendo di utilizzarli per esporre temi e articolare frasi ritmiche con logica melodica.
Il maestro propone l’idea di essere una big band di se stessi, sviluppando l’indipendenza degli arti e una visione orchestrale del drum set, ispirata all’ascolto delle grandi orchestre.
Introduciamo il concetto di tonica ritmica, ovvero quei punti chiave che danno coerenza all’accompagnamento e all’improvvisazione, facilitando il dialogo con l’ensemble.
Mettianio in relazione il bebop con linguaggi attuali come rap, hip hop e drum&bass, mostrando come le strutture ritmiche siano state precorritrici di estetiche contemporanee.
Il maestro spiega come costruire un assolo efficace partendo da cellule tematiche, mantenendo sempre un legame col brano e privilegiando l’intenzione musicale alla dimostrazione tecnica.
Introduciamo il lavoro con metronomo e sequenze come esercizio di timing, invitando a trattare le macchine come partner musicali, valorizzando il dialogo anche con elementi digitali.
Proseguiamo il discorso sulle sequenze elettroniche esplorando il lavoro per sottrazione e accento, integrando scrittura moderna e groove elettronico in un’ottica di ricerca continua.
ESTRATTI DEL CORSO
I CORSI SU MUSICEZER
95%
Grado di soddisfazione degli utenti
87%
Grado di completamento dei corsi
PUNTI DI FORZA
Un percorso didattico video in 4K e audio HD, il booklet completo di tutte le trascrizioni delle parti musicali analizzate e suonate da Enzo Zirilli.

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ENZO ZIRILLI
Nato a Torino, Enzo Zirilli studia pianoforte e percussioni al Conservatorio della sua città, ma il suo percorso jazzistico inizia con il sassofonista Larry Nocella, figura di grande importanza per la sua formazione artistica, che gli darà la possibilità di collaborare con altri illustri solisti: Franco Cerri, Gianni Basso, Antonio Faraò, Benny Bailey, Flavio Boltro. Nel 1991 è in tournée con Gloria Gaynor.
Parallelamente continua le collaborazioni jazz, partecipando a Umbria Jazz con il quartetto di Antonio Faraò, che vince il premio Four Roses.
Consolida la sua antica collaborazione con Flavio Boltro e con Stefano Di Battista e il sodalizio artistico con il sassofonista americano George Garzone, insieme a Luigi Tessarollo alla chitarra e Dario Deidda al basso, che darà vita a varie tournée e all’incisione di due cd.
Dal 1996 lavora con Rossana Casale, con la quale ha promosso diversi progetti e incisioni discografiche, tra cui uno dedicato a Jacques Brel.
Collabora da molti anni con Luigi Bonafede, con il quale suona in trio o con ospiti (Pietro Tonolo, Roberto Rossi, Emanuele Cisi, Carlo Atti) e tra i suoi partner vi sono Dado Moroni ed Enrico Pieranunzi.
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