IL LINGUAGGIO DELLA CHITARRA JAZZ
Trasforma il tuo playing sulla chitarra jazz
con Eleonora Strino
Corso con sottotitoli disponibili in
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I DETTAGLI DEL CORSO
Il corso di Eleonora Strino è un viaggio approfondito nel mondo della chitarra jazz, pensato per chi possiede già delle basi e desidera sviluppare un playing più ricco e consapevole.
Le lezioni partono dallo studio delle scale bebop, mostrando come l’aggiunta di cromatismi renda il fraseggio più naturale e coerente, e proseguono con l’analisi di arpeggi e risoluzioni, fondamentali per far cadere le note giuste sui tempi forti.
Ampio spazio è dedicato all’armonizzazione, con i voicing in drop 2 e l’uso degli accordi di sesta e minore sesta, che diventano strumenti versatili per affrontare anche contesti complessi come i semidiminuiti, gli accordi alterati e le sostituzioni di dominante.
Vengono affrontati in dettaglio i passaggi più tipici del repertorio, come il II-V-I, sia dal punto di vista melodico che armonico, con esercizi pratici che aiutano a integrare la teoria direttamente sullo strumento.
Non manca una riflessione sul guitar solo, inteso non soltanto come tecnica chitarristica, ma come approccio musicale che trae ispirazione da pianisti, fiati e orchestre per arricchire il proprio fraseggio e ampliare le possibilità espressive.
Il corso si conclude con un’applicazione concreta di tutti i concetti, portando lo studente a muoversi con naturalezza tra fraseggio, voicing e improvvisazione, per costruire un playing più maturo e personale.
INIZIA ORALa lezione introduce la scala bebop maggiore, spiegando come l’aggiunta di una nota extra tra quinta e sesta permetta di far cadere le note cordali sui tempi forti, garantendo maggiore chiarezza armonica e coerenza melodica nell’improvvisazione.
Si affronta la scala bebop minore, costruita con la terza minore e il consueto cromatismo tra quinta e sesta. Viene proposta la pratica attraverso i cinque box sul manico, esplorando posizioni alternative per la terza e consigliando lo studio in tutte le tonalità.
La lezione analizza la scala bebop misolidia, evidenziando come il cromatismo vari a seconda della settima. Vengono presentate le versioni principali, comprese quelle con nona bemolle e tredicesima bemolle, applicabili all’improvvisazione per arricchire le possibilità armoniche e melodiche.
Viene mostrato un metodo di studio basato sul ciclo delle quarte, con esercizi su frammenti di scala. L’attenzione si concentra sulla combinazione tra arpeggi e scala bebop, per sviluppare frasi coerenti e integrabili nel linguaggio improvvisativo.
Prosegue il lavoro su arpeggi e scala bebop, con particolare attenzione alle risoluzioni delle settime sugli accordi. Vengono spiegate le opzioni cromatiche per far cadere le note in battere su chord tones, costruendo frasi tipiche del linguaggio bebop.
Si passa alla prospettiva armonico-armonizzativa delle scale bebop, introducendo i voicing. L’armonizzazione risulta basata su due soli accordi: maggiore sesta e diminuito. Viene spiegato come applicare questi voicing in drop 2 per renderli praticabili sulla chitarra.
La lezione affronta l’armonizzazione della scala bebop minore, centrata sull’accordo minore sesta e sul diminuito. Vengono illustrate le posizioni in drop 2 e il loro utilizzo anche su accordi semidiminuiti, risolvendo problemi tipici di accompagnamento su questi contesti.
Si esplorano gli accordi di sesta maggiore e la loro equivalenza con i voicing di minore settima, permettendo un’ampia applicazione pratica. Lo studio viene organizzato sul ciclo delle quinte, allenando la capacità di riconoscere e applicare rapidamente le sostituzioni.
La lezione approfondisce gli accordi minore sesta e le equivalenze con altre strutture, come i semidiminuiti, i settima con nona maggiore e gli accordi alterati. Viene spiegato come riconoscere e utilizzare queste connessioni per arricchire l’accompagnamento e l’improvvisazione.
Si introducono gli arpeggi costruiti sugli accordi di sesta, sviluppandoli sopra ogni voicing e rivolto. Viene sottolineato il legame con l’approccio pianistico, evidenziando come questi arpeggi possano arricchire improvvisazione, accompagnamento e momenti a tempo rubato.
Viene esteso lo studio agli arpeggi minore sesta, applicati sui rispettivi voicing e rivolti. La lezione mostra come questi arpeggi possano essere utilizzati anche su semidiminuiti, accordi di settima con nona e strutture alterate, ampliando notevolmente le possibilità pratiche.
Si analizza l’uso delle scale misolidie bebop sul II-V-I, proponendo esercizi per suonarle a distanza di terza minore. Viene mostrata la logica delle sostituzioni di dominante e l’integrazione tecnica delle frasi nelle diverse tonalità.
L’attenzione si sposta sul II-V-I dal punto di vista armonico, sviluppando i voicing su re minore e sol settima fino alla risoluzione in do. Vengono proposti esercizi progressivi con uno, due, tre e quattro voicing per accordo.
Si introduce una riflessione sul guitar solo, incoraggiando a pensarsi non solo come chitarristi ma come musicisti. Viene suggerito di trarre ispirazione da pianisti, fiati e orchestre, ampliando la tavolozza ritmica e armonica oltre lo strumento.
Nell’ultima lezione, Eleonora saluta con un’esecuzione di Stella by Starlight, riassumendo i concetti trattati: scale bebop, armonizzazioni, approcci pianistici e ispirazioni da grandi maestri del jazz, offrendo un quadro conclusivo dell’intero percorso.
ESTRATTI DEL CORSO
I CORSI SU MUSICEZER
95%
Grado di soddisfazione degli utenti
87%
Grado di completamento dei corsi
PUNTI DI FORZA
Un percorso didattico video in 4K e audio HD, il booklet completo di tutte le trascrizioni delle parti musicali analizzate e suonate da Eleonora Strino.

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ELEONORA STRINO
Riconosciuta dalla critica come uno dei più interessanti talenti della scena jazz internazionale, Eleonora Strino si è formata tra il Conservatorio di Napoli e quello di Amsterdam, studiando con maestri come Pietro Condorelli e Jesse Van Ruller.
La sua carriera inizia come prima chitarra nell’orchestra di Roberto De Simone, ma l’incontro con Greg Cohen le apre le porte dei principali festival europei e a una collaborazione che porterà anche alla registrazione dell’album Si, Cy.
Negli anni successivi collabora con Dado Moroni, con cui incide Itamela, e partecipa a importanti rassegne come Umbria Jazz.
Nel 2020 compare sulla copertina di Jazz Guitar Today, mentre come compositrice vince il premio per la migliore composizione al concorso internazionale “Johnny Radacanu” con il brano Senza e Ce Sta’.
Nel 2021 entra nel progetto di Emanuele Cisi, pubblicato da Warner, e prende parte a tour internazionali come International Guitar Night, che la porta sui palchi del Nord America.
Registra poi un nuovo disco con Joey Baron e Greg Cohen, prodotto da Cam Jazz. Accanto all’attività concertistica e didattica, pubblica il manuale Be-Bop Scales per l’editore inglese Fundamental-Changes e lavora al suo primo album come cantautrice.
Ha collaborato con artisti come Wayne Escoffery, Ulf Wakenius, Martin Taylor, Seamus Blake e Peter Bernstein, confermandosi come una delle voci chitarristiche più autorevoli e originali della nuova generazione jazzistica.
MA QUANTO MI COSTA?
Accessibile a tutti a una frazione del suo valore reale!


